LE ATTRICI DI WOODY ALLEN

Di Giovanni Bogani

"Sono molto onorato che il mio film sia stato scelto per aprire il festival di Venezia di quest'anno, e spero che vi piaccia, e che sia un buon inizio, e porti fortuna al festival. Se vi guardate intorno, vi accorgerete che non ci sono, perché sono a New York, per girare il mio nuovo film, che spero che sarà pronto per il prossimo festival di Venezia. Ma penso che 'Deconstructing Harry' sia ben rappresentato da alcuni membri dello splendido cast e dal meraviglioso cameraman Carlo Di Palma. Così, auguro a tutti buona fortuna, divertitevi, e io non mancherò di pensare a voi". L'ultimissimo film di Woody Allen è un "corto" di pochi minuti da cui si affaccia il suo volto di tenero nevrotico, per dirci il motivo per cui lui, che pure ama tanto Venezia, questa volta a Venezia non c'è, nonostante sia proprio il suo film ad aprire la Mostra. Ci sono invece le sue attrici: Elisabeth Shuhe, Kirstie Alley e Hazelle Goodman, una ragazza di colore alla sua prima esperienza importante. E' lei la più entusiasta: "Il momento più emozionante? Non durante le riprese, ma quando ho fatto il provino per lui. Mi avevano detto: 'Se ti dice qualcosa mentre fai il provino, non deprimerti. Invece è stato meraviglioso, caldo, amichevole". A nessuno, Woody ha fatto leggere il copione per intero; ma nessuna si è preoccupata. Perché hanno fiducia in Woody Allen? "Soprattutto perché ho fiducia in me e nel mio intuito", dice la Goodman. Riprende Elisabeth Shuhe, diventata attrice da Oscar con "Via da Las Vegas", e qui radiosamente in attesa di un bambino: "Quando decidi di fare un film con Allen, capisci perché fai questo mestiere. Capisci che i soldi non contano, che si fanno i film per ragioni artistiche, e per imparare da un maestro". Com'è sul set Woody? "E' molto timido", die la Shuhe. "Serissimo. E molto sensibile, molto attento a te". Allora, il luogo comune che vuole Woody Allen duro ed esigentissimo con gli attori, rigido e poco "caldo", è tutto da sfatare? Il film contiene pesanti attacchi a una forma estremista di ebraismo. Sembra di sentire aria di tempesta fra le comunità ebraiche. Come reagiranno? Risponde la produttrice: "Ovviamente, ci saranno reazioni anche forti. La comunità ebraica non ama essere criticata, né negli Usa né altrove. Ma il film prende di mira un certo tipo di fanatismo, di fondamentalismo, che può appartenere a qualsiasi religione. Il protagonista è ebreo, ma potrebbe essere altrettanto facilmente cristiano, o islamico". Kirstie Alley, che allevava bambini con John Travolta in "Senti chi parla", ha l'ultima battuta su Woody: "Com'è Allen? Tutti gli altri registi, se piove, non girano. Nei film di Woody, si bloccano tutti quando c'è il sole!".

[da La Nazione del 28 agosto 1997]


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